domenica 1 settembre 2019

“Un giorno per bene” a Pistoia (21-22 settembre 2019)


Quest’anno, ai “beni comuni” il Touring Club Italiano dedica un’iniziativa lanciata a livello nazionale, per i giorni del 21 e 22 settembre prossimi, dal titolo significativo “Un giorno per Bene”. Ad essa partecipano 26 città italiane, fra cui anche Pistoia. 
Il programma prevede attività particolari in ciascuna città, messe a punto grazie ad una collaborazione fra enti pubblici e di altro genere e associazioni culturali private, volte al recupero, alla riapertura, alla conoscenza diretta ed informata di luoghi, monumenti, ambienti e altro ritenuti patrimonio di ciascuna collettività da tutelare e da valorizzare: con la partecipazione, di volontari Touring appartenenti a ciascun territorio e cittadini di buona volontà coinvolti per l’occasione.
Pistoia vi aderisce con una scelta tematica unica nel suo genere. È stata programmata la possibilità di accedere, in via eccezionale, ad alcuni dei più significativi orti monastici e conventuali tuttora conservatisi entro il perimetro della terza cerchia di mura urbane. Insieme, sono state approntate schede informative gratuite da distribuire ai visitatori (redatte a cura dell’Associazione di volontariato culturale “Pistoia città di tutti”), sulle sedi degli Ordini religiosi stabilitisi in città durante il Medioevo, e specialmente sui relativi chiostri (compresi nella visita), oltre che sugli ampi terreni ortivi di pertinenza di ciascuna comunità di frati o monaci.
Tale programma, formulato dalla stessa Associazione “Pistoia città di tutti” d’intesa con il Touring Club Italiano e i suoi volontari attivi in città ha ottenuto l’adesione del Comune e della Diocesi di Pistoia (e relative parrocchie coinvolte), dell’Azienda vivaistica “Giorgio Tesi Group” e della Redazione del mensile “Discover Pistoia” edito dalla stessa, di Legambiente e dei volontari della “Biblioteca dei Domenicani” e del “Gruppo parrocchiale di S. Francesco”.
Nei due giorni della manifestazione “Un giorno per Bene” (21 e 22 settembre 2019), saranno effettuate a Pistoia, secondo orari indicati, le seguenti visite: dell’ex-orto conventuale di S. Maria del Carmine (oggi “Giardino volante”); del chiostro e degli spazi di pertinenza dell’ex-convento di S. Lorenzo dei frati Eremitani agostiniani; dell’orto monastico di S. Bartolomeo, di fondazione Benedettina; dei chiostri e dell’orto conventuale di S. Domenico; del chiostro della chiesa di S. Francesco, dei Minori Conventuali, e dell’antistante piazza.
L’iniziativa vede la compartecipazione del Comune di Pistoia. La partecipazione alle visite, su prenotazione, è gratuita.
ORARIO DELLE VISITE “UN GIORNO PER BENE” A PISTOIA 2019
Sabato 21 settembre
ore 10:00 - 12:00 Orto conventuale e chiostri di S. Domenico
ore 16:00 - 17:30 Chiostro di S. Francesco e piazza antistante
Domenica 22 settembre
ore   9:30 - 10:30 Ex-orto conventuale di S. Maria del Carmine (attuale “Giardino volante”)
ore 11:00 - 12:30 Chiostro grande e spazi adiacenti della chiesa e convento di S. Lorenzo
ore 16:00 - 17:30 Orto monastico di S. Bartolomeo
Luogo di ritrovo per i partecipanti: dinanzi ad ogni complesso monumentale indicato, nell’orario stabilito. I visitatori saranno accolti da volontari coordinati dal Touring Club Italiano e dalle Associazioni promotrici.
Prenotazione, per una o più visite, non oltre il 18 settembre 2019.  
Per informazioni e prenotazioni: visite.prenotazioni@gmail.com (Martina Fornani: 3396723270).
Per approfondimenti sul progetto nazionale “Un giorno per bene”: touringclub.it/ungiornoperbene



Gli antichi orti monastici e conventuali di Pistoia come “bene comune”
In tempi recenti alcuni studi sono stati dedicati ad aree verdi entro la città di Pistoia, quali orti monastici e conventuali di origine medioevale, parchi e giardini storici ancora esistenti sia all’interno che nei dintorni della città, altre zone libere – un tempo coltivate – di interesse pubblico. Tuttavia finora non esiste un repertorio completo di queste preziose risorse ambientali, corredato da un’adeguata documentazione storico-territoriale. Non esiste neppure un supporto informativo di carattere generale che ne segnali l’ubicazione e l’eventuale accessibilità al pubblico.
Nell’ambito dell’abitato di Pistoia, compreso entro la terza ed ultima cerchia delle mura urbane, le zone verdi rimaste risultano completamente censite e planimetricamente riportate nella cartografia del Piano particolareggiato per il Centro storico, il cosiddetto “Piano Cervellati” (2006-2008), strumento di pianificazione redatto per il Comune di Pistoia: che resta però riservato al ristretto ambito degli specialisti e dei tecnici addetti alla programmazione urbanistica.
Nella cultura delle Guide, disponibili fin dai primi decenni dell’Ottocento per visitatori e turisti e prevalentemente dedicate a monumenti e opere d’arte, il verde urbano pare sostanzialmente costituire un ‘non-luogo’, per così dire un ‘vuoto’ episodicamente esistente fra i tanti ‘pieni’ delle costruzioni di pregio. Gli itinerari consigliati per la visita omettono generalmente perfino di segnalare parchi e giardini pubblici: le informazioni non comprendono di solito le aree coltivate o arboree tuttora esistenti di origine storica, come – soprattutto –  quelle di cui gli Ordini monastici e conventuali insediatisi a Pistoia nel Medioevo furono elementi generatori e protagonisti della loro conservazione nel tempo.
Pistoia, nota come “città murata” medioevale, sembra nascondere tuttora la sua natura alternativa di “città del verde”. Questo suo carattere duplice non pare ancora adeguatamente valorizzato.
Le planimetrie redatte nell’Ottocento ne rivelano in modo eloquente questa sua appartata ricchezza, concentrata soprattutto entro la fascia compresa fra il tracciato della seconda cinta di mura e il perimetro della terza e ultima cerchia difensiva. Vecchie fotografie e cartoline d’inizio Novecento ne testimoniano la conservazione e il prevalente utilizzo come vivai.
Una veduta aerea attuale dell’abitato di Pistoia ne documenta la parziale scomparsa per l’impatto, specialmente avvenuto dal secondo Dopoguerra del secolo scorso, di nuove urbanizzazioni; l’espansione edilizia risulta aver ormai oltrepassato l’antico limite delle mura comunali per allargarsi nelle periferie, secondo il tipico processo insediativo “a macchia d’olio” e lungo le principali arterie di comunicazione extra-urbana.
È venuto dunque a cessare, oggi, come elemento identitario della comunità pistoiese, il senso di appartenenza tradizionale ad una storia vissuta entro la ristretta cerchia delle mura urbane, che separava un tempo il “centro” dalle “periferie”. I caratteri specifici di Pistoia, che essa può ‘spendere’ per farsi conoscere, paiono attualmente basarsi, invece, su una nuova e diversa ‘cultura dell’abitare’: che privilegi luoghi della socialità condivisa, in cui gli spazi verdi – come risorsa che la storia ha donato al presente – possano essere protagonisti di una città ‘a misura d’uomo’.
Lucia Gai – Associazione di volontariato culturale “Pistoia città di tutti”