Il monumento, tra i più grandiosi e importanti dello stile gotico
conventuale pistoiese, dotato di notevoli qualità architettoniche anche per
l’inserto dell’elegante chiostro rinascimentale, è di fatto sconosciuto essendo
rimasto sinora generalmente chiuso al pubblico.
Nelle rare occasioni in cui è stato possibile visitarlo, nel 2011
anche dalla locale Delegazione del FAI (come documentano anche alcune delle
immagini allegate), è stato unanime l’apprezzamento da parte dei visitatori,
conquistati dalla grande suggestione degli ambienti. Sarebbe auspicabile che
questo monumento, così ricco di potenzialità, possa tornare ad essere - come si
merita - uno dei "luoghi del cuore" , con l’impegno di tutti.
Laura Bonafede, referente per Pistoia della delegazione FAI di Prato e Pistoia
Via Macallé, 9 - 51100 Pistoia - laurabonafede@tin.it
Superfici occupate dal complesso monumentale
L’isolato, entro il quale si trova il complesso monumentale, è perimetrato
da piazza San Lorenzo, via del Maglio, via del Piloto e via della Crocetta.
Proprietà Comunale (Ex-convento)
Spazi porticati:
tot. 890 mq
Spazi aperti:
tot. 3550 mq
Coperture: tot.
3860 mq
Chiostro grande
(porticato e verde): tot. 1350 mq
Proprietà Demaniale (Chiesa)
Lunghezza: 75 m
circa; larghezza: 20 m
circa.
Superficie di
base: tot. 1500 mq circa
Attualmente
restano due livelli pari a 3000 mq circa.
Profilo
storico-architettonico
Del più antico chiostro non è dato conoscere la conformazione, dal
momento che fu ristrutturato in forme rinascimentali e dotato di bei capitelli
ionici probabilmente nel tardo Quattrocento, con un perimetro perfettamente
quadrato. Collocato sulla sinistra della chiesa verso ovest, misura
complessivamente 1350 mq.
L’arredo interno della chiesa è stato eliminato quando il grande
vano, nel 1880, fu ridotto a Caserma, ricavandovi tre piani soffittati
(sorretti da setti murari trasversali con arcate) cui si accedeva da uno
Scalone monumentale costruito entro l’antico vano della torre campanaria che
sorgeva presso la Cappella Maggiore, poi demolita.
Dopo l’intervento della Soprintendenza rimane l’ultimo livello del
sottotetto con le grandiose capriate che forma un amplissimo e suggestivo
stanzone.
Durante l’ultima guerra l’edificio divenne un rifugio per gli
sfollati e sino agli anni Sessanta servì anche come locale per la produzione di
mobili (‘Arte del legno’ di Arrigo Nobili, come testimoniava anche la
scritta in facciata). L’ultimo recupero è stato quello della grande Crocifissione
nascosta fino agli inizi di questo secolo da un sopramattone entro l’imbotte
del grande portale d’accesso.
Per approfondimenti: ‘Il patrimonio monumentale della città fra
restauro, riuso e abbandono. Fuori e dentro San Lorenzo’, Atti della giornata
di studio (Pistoia, 3 ottobre 2010), a cura di L. Gai, Pistoia, Settegiorni
Editore, 2011.
Scheda a cura dell’Associazione culturale “Pistoia città di tutti” http://www.pistoiacittaditutti.blogspot.it/