Ci preme segnalare la situazione di pericoloso degrado della chiesa duecentesca di
S.Maria Nuova di Pistoia, sita in Largo S.Maria, angolo via Ducceschi, nella
zona di Piazza della Resistenza.
L'edificio,
pregevole e noto nella manualistica d‘arte medioevale, eretto dall'architetto
fiorentino Buono di Bonaccolto nel settimo decennio del secolo XIII, è
attualmente di proprietà privata (Flori), il riferimento catastale è il
seguente: Foglio 223 del Comune di Pistoia, particella 572.
Le
sue condizioni di grave dissesto sono noto da tempo (cfr.: R. Agnoletti G.
Pasquini, A. Suppressa, Regesto delle
chiese italiane. 1. Pistoia, Milano, Di Baio Editore 1996, p.103).
L’interno,
completamente annerito dall'uso improprio, prima come officina e poi come
magazzino, e dagli agenti atmosferici, mostra evidenti tracce di un avvenuto
strappo di affreschi trecenteschi e risulta totalmente occupato, nella navata
centrale, da ponteggi metallici ivi collocati a sostegno dell’orditura lignea
di copertura, ormai fatiscente e parzialmente crollata.Di
recente lo stato di dissesto dell’intera struttura si è fatto ancora più
evidente, caratterizzato dal sempre più marcato fuori piombo delle pareti esterne
e dalla presenza di considerevoli lesioni, facendo presupporre imminenti pericoli
per la sicurezza pubblica, in considerazione dell’intenso traffico veicolare e
del continuo transito pedonale che giornalmente si svolgono proprio in
prossimità dei tre fronti liberi dell’edificio.
In
particolara si segnalano: il considerevole fuori piombo della facciata e della
parte centrale della parete laterale nord, interessata anche da una consistente
lesione, l’ampia lesione che interessa la muratura posteriore di ampliamento, a
fianco dell’abside, in corrispondenza della navata laterale sinistra, che
evidenzia il suo distacco completo rispetto al corpo centrale, il crollo di
alcune porzioni del solaio ligneo di copertura, con particolare riferimento
alla porzione anteriore della navata laterale destra, che lasciano ormai l’edificio
parzialmente a cielo aperto, con il rischio di accelerare pericolosamente lo
stato di degrado progressivo.Attenti
alla salvaguardia del patrimonio storico e monumentale della città, ed in
questo caso anche alla sicurezza ed all’incolumità dei cittadini, riteniamo
pertanto che si ravvisino gli estremi per un intervento urgente ed
indifferibile per la messa in sicurezza dell’edificio e delle relative aree pubbliche
adiacenti.